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Il Sindaco, la Chiesa e l’ICI a Castelfranco

 

 

Spett.le Sig.Sindaco,

da poco si è insediato il nuovo Governo Monti, per giorni quasi tutti i giornali si sono affannati a ripeterci come fosse un mantra, che la sua Manovra “Salva Italia” (ma sarebbe meglio ribattezzarla “Salva Ricchi”), si sarebbe poggiata su tre pilastri. Equità, Rigore e Crescita.

A parte che di Equità non se ne vede nemmeno l’ombra, basti pensare che sono state colpite le pensioni da 1.000 euro al mese, la Benzina ed il Gasolio hanno subito l’ennesimo indegno rincaro, Mediaset riceverà in regalo frequenze che avrebbero potuto portare nelle casse dello Stato svariati miliardi.

 

Ma il vero coup de théâtre è stato però reintrodurre l’ICI sotto forma di IMUsulle prime case, che porterà via dalle tasche dei già ampiamente tartassati  contribuenti  italiani un ammontare di 3,8 miliardi di euro l’anno, dimenticandosi incredibilmente degli immobili commerciali di proprietà degli enti ecclesiastici!

 

Le scriviamo Sig. Sindaco per comunicarle, nel caso non ne fosse ancora a conoscenza, che questa esenzione non è solo palesemente ingiusta, ma pure contraria all’articolo 108 del Trattato europeo: lo ha stabilito, da ultimo, una sentenza della Corte di cassazione (la 16728 / 2010), anche alla luce del fatto che le norme comunitarie hanno rilievo costituzionale.

In pratica, le amministrazioni locali non devono attendere per bussare alle casse della Chiesa, per ora ancora esclusa dal pagamento dalla nuova manovra!

Quindi a fronte dei forti tagli ai finanziamenti che il nostro Comune ha ricevuto, e considerando che l’IMU sarà ben più salata della cara vecchia ICI, se sul territorio comunale esistessero attività riconducibili ad ordini facenti parte della Chiesa Cattolica come s’intende procedere?

 

 

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Fotovoltaico

 

A seguito dell’entrata in vigore del nuovo conto energia (decreto Ministero
Sviluppo Economico e Ministero Ambiente-G.U. 197 del 24/08/2010 – allegato
A)  per la remunerazione dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e
della diminuzione della tariffa pagata dal GSE, che va ad incidere soprattutto
sui pannelli che non sono sulle coperture delle strutture edili (infatti ora
la discriminante è “pannello a terra” anziché “pannello sui tetti”),

 

dopo aver preso atto dell’intenzione dell’amministrazione di coinvolgere
l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo ed implementazione del piano di
azione per l’energia sostenibile (come da “approfondimento” sull’incontro del
18/11/2010 edito sul sito del Comune stesso – allegato y ),

 

dopo aver constatato che l’ auspicato coinvolgimento riguarderà solo la
parte spicciola della discussione in quanto il bando escludeva di per se già
tutte le piccole/medie imprese del nostro territorio,

 

i cittadini del Movimento 5 stelle chiedono, in subordine ad ogni altra
istanza , alle autorità competenti in materia di modificare gli impianti
fotovoltaici originariamente progettati per Castelfranco Emilia (oggi già
superato in tecnologia e costi) in quanto non adeguato al miglior risparmio
tariffario ottenibile.

Ricordiamo che gli impianti da realizzarsi sono addirittura ostativi per
ogni tipo di coltivazione in quanto la base degli stessi si troverebbe a poco
più di un metro da terra (allegato B); quanto sopra a favore di impianti su
supporti di altezza minima di mt. 2 (come da decreto precedentemente indicato)
che permetterebbero l’utilizzo del terreno sottostante. ( A Carpi per esempio,
la modifica è già stata approvata il 15/10/2010 e per esempio a San Possidonio
in un campo del genere già si coltiva il sorgo).

 

 

Si domandano altresì come mai, se il Comune di Castelfranco ha addirittura
intenzione di  richiedere lo stato della condizione di “ente
strutturalmente deficitario” dell’ente stesso e delle due istituzioni comunali
creato all’uopo ma evidentemente non funzionali (servizi sociali e servizi
educativi e scolastici) come da “informazione sul comune di Castelfranco
Emilia” (allegato x) reperibile sul sito web, l’amministrazione si ostini a
proseguire negli errori commessi senza ritornare sui suoi passi ma continuando
a voler spendere denaro in impianti e strutture che impegnano economicamente
tutta la cittadinanza che non ha mai potuto esprimersi diversamente in merito.

 

Ci si augura che davvero il Sindaco voglia far partecipare la cittadinanza
o quantomeno sia il miglior sindaco che lui stesso vorrebbe auspicare per i
suoi figli. 

 

Movimento 5 Stelle Castelfranco Emilia

 ****

Aggiornamento del 13 Gennaio 2011

le_briciole_degli_incentivi_…[1]

 

 

 

 

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