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Triplo schiaffo al nucleare in regione
Triplo schiaffo della Regione Emilia Romagna a chi vuole il nucleare o scorie nucleari sul suolo emiliano romagnolo. Il Consiglio Regionale ha approvato una risoluzione con i voti del Movimento 5 Stelle che ha ritirato il suo documento depositato il 16 giugno scorso (quello di maggioranza era stato depositato lo scorso 7 ottobre), facendolo confluire in quello unitario del fronte anti-nucleare. Sono stati approvati due nostri emendamenti al documento presentato dalla maggioranza. Gli emendamenti migliorativi anti-nucleare hanno eliminato dalla risoluzione presentata da Pd-Sel-Prc il riferimento al “nucleare di quarta generazione” che in realtà non esiste ed è una chimera. Inoltre è passata la nostra proposta di finanziare solo la ricerca per “efficienza e risparmio energetico, fonti rinnovabili ed alternative a quelle nucleari e fossili”. Sconfitta su tutta la linea quindi la lobby nuclearista presente anche nel PD.
Dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna con il contributo decisivo del Movimento 5 Stelle è quindi arrivato un triplo schiaffo ai fautori, Pdl e Lega Nord del ritorno al nucleare ed allo smaltimento di scorie. Se Lega e Pdl pensano di posizionare qui scorie e riaprire Caorso, o di costruire una centrale a pochi chilometri dalle sponde del Po nel territorio reggiano, sappiano che l’Emilia Romagna ha detto “NO” e si attiverà in ogni modo per contrastare questa follia.
Con questo voto il Movimento 5 Stelle ha dimostrato, una volta di piu’, di andare oltre alle ideologie partitiche e le “bandierine” , guardando alla sostanza delle proposte, per il bene dei cittadini emiliani e romagnoli.
Referendum
Con il ns. coinvolgimento personale si è potuto assistere alla nascita del Coordinamento castelfranchese per i referendum.
“A fronte del “silenzio” con cui i media avevano trattato il tema referendario, in data 31/03/2011 anche a Castelfranco Emilia un gruppo di temerari volontari ha costituito il Coordinamento promotore dei Referendum aperto a tutte le associazioni, alle organizzazioni sociali e ai cittadini della nostra città che intendono appoggiare quindi la campagna referendaria. Lo schieramento, unitario e trasversale, sta profondendo ogni sforzo per coinvolgere il numero maggiore possibile di persone e per promuovere nella cittadinanza condivisione degli obiettivi che si vogliono raggiungere con i referendum, primo fra tutti il raggiungimento del quorum.
Il Coordinamento agisce in modo autonomo da partiti e sigle politiche con i quali però intrattiene le necessarie relazioni per il successo dell’iniziativa referendaria.
Obiettivo del Coordinamento è stato l’organizzazione territoriale di una vasta gamma di iniziative di mobilitazione e di informazione, che possano contribuire ad un corretto svolgimento
del dibattito pubblico che favorisca quindi una scelta consapevole e informata da parte dei cittadini.
Ha quindi poi definito un programma di iniziative sul territorio di Castelfranco.
Perché il referendum sia considerato valido dovrà aver votato almeno il 50% più uno degli elettori. In caso di vittoria del no o del non raggiungimento del quorum lo stesso referendum non potrà essere ripresentato per i prossimi 5 anni.
E’ una battaglia di civiltà. Nessuno si senta escluso! Si vota il 12 e 13 Giugno 2011.
Due SI’ per dire no alla privatizzazione dell’acqua pubblica, un SI’ contro il Nucleare, un SI’ contro il legittimo impedimento.
Acqua: fonte primaria di vita.
L’acqua è un bene comune e un diritto umano universale; un bene essenziale che appartiene a tutti; nessuno può appropriarsene e farne profitti; dobbiamo impedire che venga consegnata a privati e alle grandi multinazionali e che venga pagata in proporzione a quanti soldi le multinazionali possono investire nella loro “missione”, non è così che si valuta il valore dell’acqua.
Nucleare: di sicuro ci sono solo i rischi.
L’energia nucleare emette più CO2 rispetto alle rinnovabili e le centrali consumano moltissima acqua per il raffreddamento; una centrale nucleare produce inquinamento e scorie radioat
tive anche durante il normale funzionamento; tenuto conto delle esigenze di sicurezza, dello smaltimento delle scorie e della dismissione delle centrali a finevita, i costi del nucleare sono elevatissimi. Sostenuti dallo stato, ricadono sui cittadini che si ritrovano a farne i conti per almeno qualche centinaio di anni a venire; il nucleare è funzionale all’interesse di pochi grandi gruppi conomici, muove grandi capitali e crea pochi posti di lavoro al contrario di quello che invece si riscontra per le altri fonti energetiche alternative; il nostro paese è tristemente famoso per ritardi, aumenti smisurati dei costi di cantiere, appalti truccati, infiltrazioni mafiose; il nucleare è funzionale alla produzione di ordigni bellici; le centrali nucleari sono obiettivo sensibile in caso di guerra o attacchiterroristici; nel mondo la disponibilita’ di uranio è scarsa, assente in Italia; il nucleare non è indispensabile per il nostro fabbisogno energetico; l’Italia è un paese sismico e ad alta densità abitativa quindi in particolare per l’italia il nucleare è rischioso e non conviene; in caso di gravi incidentiil nucleare comporta il rischio di danni irreparabili alla salute delle persone (in misura maggiore in bambini e donne) e all’ambiente.
Legittimo impedimento: il Coordinamento referendario non si è occupato del quarto quesito in quanto ha ritenuto trattarsi di “materia esclusivamente politica”, approvando però in pieno la battaglia per i 4 SI’.
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Aggiornamento post referendum
E’ il momento dei festeggiamenti e dell’Unità d’Italia; tanto è già stato detto e capito ma soprattutto tantissimo ci sarà ancora da fare, quindi al momento mi limiterò ad estrapolare alcune significative manifestazioni dello stato d’animo dei cittadini italiani… prese dalla rete:
- Legittimo godimento.
- La tempesta perfetta.
- Batti-quorum.
- Una vittoria senza “se” e senza “SpA”.
- C’è chi dice SI.
- Grazie di quorum.
- Ignorateci adesso.
- Felici di aver dato i numeri.
- Quelli che sono rimasti al mare avevano capito che si votava “sull’acqua”….
- Gli Italiani hanno sempre avuto MOLTO coraggio…è solo che avevano paura di usarlo.
Ma la cosa più importante che vorrei far passare è lo slogan dei Comitati per l’acqua che in poche parole da l’idea di quanto davvero ognuno di noi può cambiare le cose :
Prima ti ignorano … poi ti deridono … poi ti combattono … poi vinci !
p.s. Curiosità: Avete notato dalle percentuali che in molteplici casi i cittadini hanno dimostrato più difficoltà ad accettare il “legittimo impedimento” che una centrale nucleare in casa ?
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Aggiornamento del 24 Giugno 2011
vedi: Ora ci DEVONO essere dei rincari ?