Archivi Blog
MOVIMENTO 5 STELLE E COMITATO QUORUM ZERO PER LA DEMOCRAZIA DIRETTA A CASTELFRANCO
COMUNICATO STAMPA
Tra i principi della democrazia diretta è prevista la possibilità di portare all’approvazione della cittadinanza proposte referendarie senza vincolo di quorum degli aventi diritto al voto.
A Castelfranco i cittadini del Movimento 5 stelle ha promosso la costituzione del Comitato Quorum Zero Castelfranco Emilia , finalizzato alla presentazione della proposta relativa alla modifica del regolamento comunale per l’eliminazione del quorum del 50% + 1 dai referendum consultivi.
Ora la proposta è stata dichiarata ammissibile dal comitato dei garanti per i referendum.
Non appena il consiglio comunale delibererà in merito, partirà la raccolta firme necessaria al raggiungimento del numero di 2000 sostenitori firmatari per indire il referendum.
Sarà nostra cura tenere informata la cittadinanza sulle modalità di svolgimento.
Movimento 5 stelle Castelfranco Emilia e Comitato Quorum Zero Castelfranco Emilia
Assemblea aperta
Castelfranco Emilia
Lunedì 28/05/12 ore 20.45
Saletta Don Ferdinando Casagrande
(dalla parte opposta dell’ingresso della nuova biblioteca comunale)
Assemblea aperta a tutti quelli che hanno voglia di conoscerci e a quelli che hanno voglia di darsi da fare per cambiare le regole del gioco
ASSEMBLEA APERTA – AREA CENTRO
Castelfranco Emilia, 06/10/11 ore 21,00
Leggi i dettagli qui sotto:
http://www.meetup.com/grillimodenesi/events/33342102/
Critiche al nuovo PAL
Come Movimento 5 stelle siamo fortemente critici nei confronti dell’inadeguatezza del nuovo PAL (piano attuativo locale) e dei ridimensionamenti previsti soprattutto per gli ospedali cosiddetti “di prossimità” ovvero Finale E., Castelfranco E. e Pavullo.
Stiamo parlando di ospedali all’avanguardia ma volutamente sottoutilizzati e ridotti all’ inefficienza per assecondare le politiche dei tagli alla sanità avviate sin dal 1993.
Tutto questo nell’ indifferenza dei responsabili dell’ USL e degli amministratori che si sono fin qui susseguiti. Hanno di fatto trasformato il diritto primario alle cure in un fattore secondario rispetto al contenimento della spesa pubblica.
Si parla di rivedere la missione degli ospedali: ma quale missione dovrebbero avere se non quello di fornire un servizio ospedaliero sul territorio?
E poi si parla anche di impostare una nuova “governance” e un coordinatore d’area … qualche nuova nomina sembra più importante della spesa che comporterà …
Chiediamo ai ns. amministratori di non giocare con le parole ( rete – presidio di prossimità oppure d’area – nuclei di cure primarie – Hub – PS 12 e non 24 – case della salute – hospice – day service ambulatoriale); ma di guardare alle difficoltà di chi deve raggiungere Baggiovara in situazioni di emergenza
Non risulta assolutamente chiaro perché i traumatizzati maschi adulti vengano dirottati a Baggiovara mentre così non è per donne e bambini.
Ci viene detto che non ci saranno tagli, in effetti le risorse e gli investimenti ci saranno, solo che non saranno dove si immaginano i cittadini:
Chiediamo si faccia chiarezza anche sulle criptiche definizioni dei nuovi dipartimenti “misti-interaziendali”, sui nuovi percorsi clinico-assistenziali integrati con il territorio e in collaborazione con il volontariato inoltre sullo sviluppo di nuovi programmi affidati ad un nuovo unico responsabile che coordinerà tutte le attività ospedaliere assieme al nuovo magazzino unico.
Gli ospedali dovranno poi superare l’attuale concetto di divisione per reparti e vedranno diminuirsi i posti letto chirurgici a favore di una chirurgia ambulatoriale, così come dovrà cambiare l’attuale organizzazione dei medici a favore di aggregazioni di forma associativa (per essere più vicini ai pazienti secondo le voci o per risparmiare personale secondo noi) ma con quali ricadute se poi i medici conosceranno i malati solo attraverso i dati a computer ?
Il fatto poi di chiudere i PS notturni e che i sindaci anziché ordinarne la riapertura (art. 50 e 54 Dgls 267/2000) tergiversino e lascino i giochi in mano alla USL è veramente sconfortante.
Gli investimenti invece saranno mirati principalmente all’adeguamento degli impianti, allo sviluppo di forme associative e delle Case della salute oltre che all’istituzione di un osservatorio per la rendicontazione dei risultati delle due aziende.
Chiediamo ai nostri Sindaci di ripensare le loro scelte e che si oppongano a questi disegni speculativi sul piano della salute e degli ospedali.
(Movimento 5 stelle Modena e provincia)
Salviamo l’ospedale
E’ partita la petizione per salvare l’Ospedale di Castelfranco Emilia dall’assurda “riconversione” prospettata nel prossimo PAL dai nostri Amministratori. Adesso la parola passa ai cittadini che potranno firmare la petizione presso bar, edicole, gelaterie, negozi. I commercianti, che ringraziamo con sincera ammirazione, hanno infatti aderito all’iniziativa convinti e con grande disponibilità a dimostrazione del forte legame fra il territorio e il suo Ospedale.
La petizione è promossa da un gruppo di cittadini che non si rassegnano alle decisioni prese “dall’alto” ed al conseguente declino dell’Ospedale; si chiede il mantenimento della riabilitazione cardiologica, un’ambulanza e un’auto medica, il mantenimento della riabilitazione cardiologica, un Pronto Soccorso vero e proprio, aperto cioè anche di notte e supportato da reparti potenziati ed efficienti, e non un debole surrogato come il punto di primo intervento preannunciato dai nostri Amministratori, dove i medici non sono nemmeno obbligati ad esserci, i malati rischiano di essere solo “in transito”, dirottati verso ospedali più lontani per ricevere cure adeguate. I nostri amministratori appaiono convinti, ma non molto convincenti: si chiedono se loro scelte sono condivise dai cittadini? Con questa petizione la parola passa proprio a loro, ai cittadini degni di questo nome. Forse scopriremo che non è poi così vero che sono tutti rassegnati e disillusi o sempre d’accordo per fedeltà o disinteresse generale (o interesse personale…). Forse non è sempre così e noi ci crediamo ancora, chissà se si assisterà ancora una volta a questa incredibile sorpresa: l’Italia è davvero una Repubblica Democratica dove la sovranità appartiene al popolo (Articolo 1 della Costituzione)”.
CITTADINI PER L’OSPEDALE
Le consulenze del Comune
Ancora l’ennesimo spreco di denaro in consulenze esterne per servizi accessori:
CONFERIMENTO INCARICO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA / COMMERCIALE
- DITTA OIKOS RICERCHE SRL
al costo complessivo di € 19.500,00 (+ cassa 4% ed iva 20%)
Totale: € 24.336,00
QUI ricerca nel sito di Castelfranco la parola”Oikos” e sotto la sezione GESTIONE UPLOAD cliccando su “incarico di progettazione urbanistica commerciale” la determina …. per il miglioramento del centro.
Ospedale: il nostro NO al PAL (piano attuativo locale)
Come cittadini e come Movimento 5 stelle di Castelfranco, constatando che:
– l’amministrazione comunale continua a fare “orecchie da mercante” verso qualsiasi tentativo di criticare la sciagurata scelta di appoggiare il nuovo PAL,
– ancora sui quotidiani del 20 Luglio u.s. si continuavano a vantare i risultati raggiunti (???) anzichè arrendersi all’evidenza della situazione in cui il ns. ospedale versa,
ci domandiamo se per caso si debba anche gioire di disporre tuttora di un punto di prima assistenza (non Pronto Soccorso) aperto solo di giorno …( in quanto le statistiche ci confermano che la notte è più sicura e non si muore…..?)
ci domandiamo se eventualmente ci si debba anche felicitarsi perché forse non chiuderà nemmeno MEDICINA e potrà anche darsi che la DAY SURGERY (chirurgia ambulatoriale) si espanda (come… potrà anche darsi ? ) e addirittura per la TERAPIA ANTALGICA ci saranno ben altri 2 posti letto… senza contare che ci si potrà vantare di avere la LUNGODEGENZA e la LUNGO ASSISTENZA (una volta non si chiamavano ospizi ? ).
Che brutta fine per un Ospedale di eccellenze quale era quello di Castelfranco, ormai declassato a Ospedale di prossimità (garantirà solo le attività a più frequente incidenza epidemiologica (e non certo traumatica) e la gestione in rete delle urgenze (smistamento ?).
Di sicuro oggi in provincia di Modena c’è solo che gli investimenti futuri saranno prioritariamente indirizzati al progetto di realizzare “Case della Salute” (ma ancora non si sa in quali località) che, come obiettivo dichiarato dovrebbero avere “il miglioramento dell’assistenza territoriale” ( definizione da “uova e da latte” e che potrà forse coprire le zone in cui verranno create), ma di sicuro c’è anche la consapevolezza che sarà un PROGETTO COSTOSO per realizzare SEDI COSTOSE in cui insediare EQUIPE MULTIPROFESSIONALI COSTOSE per ripagare ciò che viene negato alla comunità dall’assenza di un vero Pronto Soccorso….
Il tutto integrato dal coinvolgimento del mondo del Volontariato (e quindi se arriviamo qui siamo praticamente alla frutta).
L’ultimo dato certo è che abbiamo ben capito che si punta a far girare l’economia, ma a noi gira certamente anche qualcosa d’altro…
Fotovoltaico
A seguito dell’entrata in vigore del nuovo conto energia (decreto Ministero
Sviluppo Economico e Ministero Ambiente-G.U. 197 del 24/08/2010 – allegato
A) per la remunerazione dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e
della diminuzione della tariffa pagata dal GSE, che va ad incidere soprattutto
sui pannelli che non sono sulle coperture delle strutture edili (infatti ora
la discriminante è “pannello a terra” anziché “pannello sui tetti”),
dopo aver preso atto dell’intenzione dell’amministrazione di coinvolgere
l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo ed implementazione del piano di
azione per l’energia sostenibile (come da “approfondimento” sull’incontro del
18/11/2010 edito sul sito del Comune stesso – allegato y ),
dopo aver constatato che l’ auspicato coinvolgimento riguarderà solo la
parte spicciola della discussione in quanto il bando escludeva di per se già
tutte le piccole/medie imprese del nostro territorio,
i cittadini del Movimento 5 stelle chiedono, in subordine ad ogni altra
istanza , alle autorità competenti in materia di modificare gli impianti
fotovoltaici originariamente progettati per Castelfranco Emilia (oggi già
superato in tecnologia e costi) in quanto non adeguato al miglior risparmio
tariffario ottenibile.
Ricordiamo che gli impianti da realizzarsi sono addirittura ostativi per
ogni tipo di coltivazione in quanto la base degli stessi si troverebbe a poco
più di un metro da terra (allegato B); quanto sopra a favore di impianti su
supporti di altezza minima di mt. 2 (come da decreto precedentemente indicato)
che permetterebbero l’utilizzo del terreno sottostante. ( A Carpi per esempio,
la modifica è già stata approvata il 15/10/2010 e per esempio a San Possidonio
in un campo del genere già si coltiva il sorgo).
Si domandano altresì come mai, se il Comune di Castelfranco ha addirittura
intenzione di richiedere lo stato della condizione di “ente
strutturalmente deficitario” dell’ente stesso e delle due istituzioni comunali
creato all’uopo ma evidentemente non funzionali (servizi sociali e servizi
educativi e scolastici) come da “informazione sul comune di Castelfranco
Emilia” (allegato x) reperibile sul sito web, l’amministrazione si ostini a
proseguire negli errori commessi senza ritornare sui suoi passi ma continuando
a voler spendere denaro in impianti e strutture che impegnano economicamente
tutta la cittadinanza che non ha mai potuto esprimersi diversamente in merito.
Ci si augura che davvero il Sindaco voglia far partecipare la cittadinanza
o quantomeno sia il miglior sindaco che lui stesso vorrebbe auspicare per i
suoi figli.
Movimento 5 Stelle Castelfranco Emilia
****
Aggiornamento del 13 Gennaio 2011
le_briciole_degli_incentivi_…[1]