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UNIONE A SEI COMUNI…..UNA COSA SERIA!!!
Il Movimento 5 stelle Castelfranco Emilia vorrebbe approfittare di quanto annunciato dall’amministrazione comunale per fare alcune considerazioni.
Leggiamo : In prospettiva di un diverso ruolo dei comuni e del superamento delle province, il 16 gennaio 2014 è stato avviato un percorso per il riordino dei sei seguenti enti locali condiviso da Sindaci, associazioni economiche e sociali (L.R. 16/01/12): San Cesario, Castelfranco Emilia, Nonantola, Bomporto, Bastiglia e Ravarino.
Pensiamo che sia arrivato il momento di rinegoziarne le condizioni per far valere il peso della nostra città: in questi anni Sindaco e amministrazione si sono addormentati sugli allori nonostante detengano il potere decisionale per preservare territorio e cittadinanza.
L’esempio più eclatante è senz’altro l’Ospedale di competenza di tutto il distretto: come si può contare su una struttura che dai 200 posti letto degli anni 80 è passata a 35 per tutto il distretto? E’ inoltre necessario riaprire il pronto soccorso, oggi degradato a punto di primo intervento solo diurno; ci auguriamo che, per lo meno nell’immediato, venga messa in pratica la promessa di reintrodurre il medico notturno in affiancamento al 118 per offrire al territorio la continuità assistenziale! Certo, siamo orgogliosi del “nuovo” centro prelievi e della nuova offerta di esami endoscopici, ma non capiamo però a cosa serviranno questi investimenti, dal momento che il PAL Regionale, con la complicità delle varie Amministrazioni Comunali passate e presenti ha decretato la definitiva chiusura dell’Ospedale.
E la tenenza? I Carabinieri gia’ poco presenti sul territorio del nostro Paese saranno sparpagliati in un territorio con utenze raddoppiate da 35000 c.a a 70000 c.a.
L’obiettivo della sinergia dei 6 comuni uniti dovrebbe inoltre concretizzarsi nei tanto sbandierati miglioramenti dei servizi, della gestione del personale, della Polizia Municipale, del welfare, dei servizi per le imprese, ecc. ecc. ecc.
Ma di cosa stiamo parlando?
L’amministrazione ha dichiarato piu’ volte di non avere fondi disponibili!
MANCANZA DI FONDI per i lavori per la casa della salute, tanto sponsorizzata dall’attuale Amministrazione; sempre per mancanza di fondi si è svenduto il territorio: parliamo di CAVE e di IMPIANTI FOTOVOLTAICI disastri ambientali fatti passare come una opportunità vantaggiosa per noi cittadini ma in realtà a guadagnarci nel primo caso sono la FRANTOIO FONDOVALLE DI MODENA e nel secondo ne beneficeranno i Comuni della Bassa; ancora per MANCANZA DI FONDI non si sono ristrutturate le nostre case popolari! Hanno tanto a cuore la riqualificazione del centro storico da essere i maggiori artefici del suo degrado!
UN’AMMINISTRAZIONE INCONSISTENTE E PRIVA DI UNA PROGRAMMAZIONE AVANTI COI TEMPI.
Il Movimento 5 Stelle Castelfranco Emilia è stato ufficialmente certificato e a breve presenterà LISTA e PROGRAMMA , un programma trasparente e partecipato, in collaborazione coi cittadini.
Un’amministrazione seria deve accogliere le esigenze del proprio paese, valutarne le soluzioni e solo in quel momento puo’ esporsi proponendo soluzioni sagge e realizzabili!
Non ci presenteremo nel periodo elettorale con false promesse per acquisire il maggior numero di consensi possibili. Le precedenti Amministrazioni hanno usato questo metodo per anni , ma ora la gente e’ stanca di essere presa in giro, vuole VERITA’, SERIETA’ e FATTI CONCRETI.
Speciale Democrazia Diretta (Seconda Parte)
Oggi “democrazia diretta” significa che i cittadini, di propria iniziativa o sulla base di una disposizione obbligatoria stabilita dalla Costituzione, hanno il diritto di decidere direttamente su questioni politiche sostanziali tramite consultazioni popolari, cioè indipendentemente dalla volontà e dalle preferenze del Governo o del Parlamento.
La democrazia diretta conferisce ai cittadini dei poteri decisionali, cioè le procedure di democrazia diretta sono procedure intese a favorire la condivisione del potere. Questo criterio significa, in un senso più ampio, che la democrazia diretta conferisce più potere e autorità ai cittadini.
La democrazia diretta comprende tre tipi di procedura:il referendum, l’iniziativa e la proposta alternativa. Per ogni tipo di procedura si possono distinguere diverse forme, le quali a loro volta possono essere istituzionalizzate in vari modi.
La Democrazia diretta in Italia
Un esempio di forti carenze è l’Italia, Paese in cui la corte costituzionale ha legittimato meno di 67 referendum popolari su 141 richiesti con almeno 500 000 firme. Inoltre, oltre 20 referendum su 75 referendum popolari nazionali organizzati tra il 1946 e il 2008 furono ritenuti nulli a causa del mancato raggiungimento della partecipazione necessaria del 50% degli elettori registrati. Oltre a ciò, fu dimostrato che tra i milioni di nomi presenti nel registro elettorale comparivano anche quelli di persone decedute.
Simili errori minano la legittimità democratica della partecipazione diretta dei cittadini. Il sistema che prevede un numero minimo di partecipanti infatti «premia» gli astenuti piuttosto che coloro che partecipano attivamente.
Nonostante tali difetti siano noti alla maggior parte dei partiti politici italiani, essi sono sfruttati attivamente per controllare il meccanismo dei referendum popolari. Curiosamente, le riforme della democrazia diretta sono state avviate in molte regioni italiane, soprattutto al nord, dove nel 2009 gli abitanti dell’Alto Adige hanno potuto esprimersi su tre opzioni per migliorare il loro sistema in relazione alle iniziative e ai referendum. L’opzione è introdotta con la maggioranza dei voti a favore al raggiungimento del numero minimo di partecipanti del 40% +1.
Conclusioni ed azioni future
La popolazione nella maggior parte dei Paesi europei si rende conto che il processo decisionale viene esercitato con poca democrazia e ha in gran parte perso la sua fiducia nella natura democratica delle istituzioni. Comunque non si deve pensare che questo strisciante processo di perdita di fiducia possa continuare così per sempre.
Un governo che ha perso la fiducia della maggioranza dei cittadini, ha già perso di fatto la sua legittimità. Non c’è praticamente nessun paese occidentale in cui non ci sia una maggioranza del popolo (di solito larga) che non voglia la democrazia diretta. Da sondaggi d’opinione tenuti tra i politici in genere appare chiaro che la maggioranza di loro sono avversi alla democrazia diretta.
Del resto l’introduzione della democrazia diretta non è l’unica questione su cui i partiti politici cambiano per abitudine il loro punto di vista a seconda della loro posizione di potere. Lo stesso fenomeno vale per la questione della limitazione sul numero di volte che un rappresentante può conservare la stessa carica. Tra gli elettori americani circa il 75% sostengono la rieleggibilità limitata.
Come MoVimento 5 Stelle da sempre sosteniamo l’introduzione della democrazia diretta a livello nazionale.
A livello locale su Castelfranco lavoreremo per aumentare il potere del cittadino all’interno delle istituzioni attraverso questi punti principali:
– Adozione del bilancio partecipativo sulla quota degli investimenti del comune strutturato in modo simile a quello di Capannori
– Serate di partecipazione “la parola al cittadino” dove le idee più votate dalla cittadinanza dovranno essere discusse dall’amministrazione
– Modifica dello statuto comunale e del regolamento di partecipazione popolare inserendo anche i referendum PROPOSITIVI (non solo consultivi ed abrogativi), abolendo il quorum (i cittadini attivi votano e decidono) e ridiscutendo le aree nelle quali sia possibile richiedere un referendum.
– Divulgare le conoscenze sulla democrazia diretta nei banchetti, attraverso serate dedicate e contribuire alla formazione civica dei cittadini
– Implementare il senso di comunità anche attraverso altre forme di partecipazione attiva.
Speciale Democrazia Diretta (Prima Parte)
Viviamo in una democrazia incompleta, in una democrazia rappresentativa indiretta: questa però è solo una “democrazia a metà” che spesso degenera in una pura “democrazia di spettatori”. I nostri problemi non si risolvono solo con la fiducia nei politici: aspettare sempre una risposta dall’alto finisce col diventare una politica lontana dai bisogni reali dei cittadini. Il nostro obiettivo deve essere la partecipazione di tutti alle decisioni e alla democrazia.
La democrazia diretta contiene una distribuzione del potere molto più esatta; questo la rende, e non ci sorprende, altrettanto controversa quanto lo fu una volta l’introduzione del diritto generale alle votazioni ed elezioni (per tutte le donne e tutti gli uomini). Coloro che si oppongono all’ampliamento della democrazia, usano spesso argomenti – ad esempio che al Popolo mancherebbe la capacità di prendere importanti decisioni politiche – in netto contrasto con il principio democratico della sovranità popolare.
In fin dei conti la moderna democrazia diretta rappresenta un sistema nel quale la democrazia rappresentativa può divenire realmente rappresentativa.
L’iniziativa popolare costituisce, insieme al referendum, la base della democrazia diretta. Permette a una minoranza del corpo elettorale di sottoporre un determinato tema al dibattito pubblico e al voto popolare. Questi strumenti permettono ai votanti di partecipare al processo legislativo, indipendentemente dal fatto che il Governo e il Parlamento siano o no d’accordo.
Per poter valutare se la democrazia diretta incide sui risultati del processo politico, un inizio sarebbe esaminare le spese pubbliche e le entrate. Le decisioni fiscali costituiscono una parte centrale dell’azione amministrativa di molti Governi e le priorità politiche in larga misura sono previste nel bilancio. In un’inchiesta effettuata in 132 città svizzere nel 1990, gli autori applicarono i risultati delle loro ricerche, pertinenti al referendum obbligatorio, sui deficit di bilancio. Nelle città in cui il deficit di bilancio deve essere approvato dai cittadini, le spese e le entrate sono, in media, più basse del 20%, mentre il debito pubblico è più basso del 30%.
L’uso razionale ed efficiente del denaro pubblico sotto diversi aspetti istituzionali può essere esaminato per ogni singolo bene pubblico. Uno studio accurato sulla raccolta dei rifiuti urbani (Pommerehne 1990) ha rilevato che questo servizio è stato realizzato a costi bassissimi in città svizzere che hanno ampliato i diritti di partecipazione democratici diretti e assunto a tale scopo compagnie private. Se una tale prestazione viene fornita dalle municipalità stesse anziché da una compagnia privata, i costi sono più alti del 10%. L’efficienza vien meno del 20% in città a democrazia meramente rappresentativa (paragonate a quelle democratiche dirette). I costi medi della raccolta dei rifiuti urbani sono più alti in città che prevedono soltanto un processo decisionale meramente rappresentativo, come nel caso della raccolta organizzata pubblicamente (più costosa del 30% che nei casi più efficienti).
Parte la raccolta firme per il referendum “Quorum zero”
Il comitato Quorum Zero Castelfranco Emilia annuncia che la campagna di raccolta firme necessarie per la presentazione del referendum consultivo (2.000), prende così il via anche a Castelfranco come in altre città d’Italia e terminerà a metà Maggio.
L’iniziativa è naturalmente aperta all’adesione di altri attori della società civile, comitati, associazioni che volessero partecipare alla promozione della campagna ed a tutti i cittadini che volessero contribuire, indipendentemente dal contesto politico di appartenenza.
Lo scopo è di modificare l’art. 53 del regolamento nel seguente modo: “Alla verifica del numero totale di cittadini che hanno partecipato al voto la proposta soggetta al referendum è approvata se ha ottenuto la maggioranza dei voti validamente espressi”.
Dal 29/03/13 al 19/05/13 nel Comune di Castelfranco Emilia, presso l’ufficio elettorale del Comune e presso i banchetti di cui sotto i residenti potranno recarsi per sottoscrivere l’iniziativa
Si fa presente alla cittadinanza che, in caso l’organo comunale provvedesse ad accogliere, con proprio provvedimento, il quesito referendario, dandovi attuazione, la consultazione referendaria non avrebbe più motivo di essere effettuata; ci appelliamo al Sindaco perché ciò avvenga nel rispetto della tutela della cittadinanza.
Antonella Franchini
Castelfranco – centro storico
Corso Martiri
(davanti alla Chiesa di Santa Maria)
venerdì 29/03/13
Castelfranco – centro storico
Corso Martiri , 180
Tutti i sabato di Marzo dalle 10 alle 12
Castelfranco – centro storico
Corso Martiri 247
(Davanti alla Farmacia Bertelli)
Tutte le domeniche dalle 10 alle 12 (escluso Pasqua) fino al a19/05/13
Castelfranco – centro storico
Corso Martiri 214 , (a lato Unicredit)
tutti i Venerdì di Aprile dalle 10 alle 12
Castelfranco – centro storico
P.zza A.Moro, 1
Tutti i sabato di Aprile dalle 10 alle 12
Castelfranco – centro storico
Corso Martiri 214 , (a lato Unicredit)
Venerdì 03/05 e 10/05/13 dalle 10 alle 12
Castelfranco – centro storico
Corso Martiri , 180
Sabato 04/05 e 11/05/13 dalle 10 alle 12
Piumazzo
Davanti al Torrione
Sabato 06/04 e 20/04/13 dalle 10 alle 12
Manzolino
Via. N. Sauro 38/40/42 (Davanti all’Erboristeria)
Sabato 13/04 e 27/04/13 dalle 10 alle 12
Gaggio
Via Chiesa, 37 (Davanti al Bar)
Sabato 04/05 e 11/05/13 dalle 10 alle 12
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Referendum … è partecipazione !
Il comitato Quorum Zero Castelfranco Emilia ringrazia il capogruppo del PD Devid Ghermandi per aver portato all’attenzione dei cittadini la nostra iniziativa e coglie l’occasione per esplicitare i principi fondamentali del referendum, strumento fondamentale di democrazia diretta dei moderni stati di diritto che permette di sottoporre ad altri concittadini proprie richieste su fatti rilevanti che coinvolgono la vita della comunità come da art. 15 dello Statuto comunale. Purtroppo questo strumento dalle grandi potenzialità è stato limitato, dalla nostra amministrazione, mediante l’obbligo del raggiungimento del quorum del 50% +1 degli aventi diritto, affinché la consultazione sia valida.
Approfondendo la questione si scopre che, in realtà, la presenza del quorum diminuisce la partecipazione: infatti, chi si oppone al referendum, sa che si vince molto più facilmente boicottandolo invitando i cittadini a non firmare, come ha fatto Ghermandi o, successivamente, invitando tutti al NON VOTO, piuttosto che esprimendo le proprie ragioni.
Più in generale, chi fa boicottaggio non fa campagna elettorale, non affigge manifesti, non partecipa alle serate pubbliche, non si fa intervistare sull’argomento e fa tutto il possibile perché non si parli del referendum. Infatti meno se ne parla e meno i cittadini andranno a votare.
L’assenza del quorum implica che i cittadini siano maggiormente sensibilizzati e motivati ad informarsi e a partecipare alle decisioni che li riguardano, al contrario di quanto avviene attualmente, in cui ogni responsabilità di scelta si demanda a chi viene eletto ogni 5 anni.
Riteniamo che il consiglio comunale potrebbe semplicemente avvalersi della facoltà di modificare Statuto e Regolamento, risparmiando, così, molte migliaia di euro, come già avvenuto in altri comuni italiani nei quali è già attiva l’iniziativa “Quorum Zero”.
Il comitato quorum zero Castelfranco Emilia ritiene che tale iniziativa sia di fondamentale importanza per la democrazia e per il bene della nostra comunità, non una mera operazione di visibilità e propaganda. Evitiamo di commentare il riferimento al futuro governo della città, lasciando che siano i cittadini a decidere a tempo debito.
La raccolta firme inizierà il 29 marzo presso l’ufficio elettorale o presso i nostri banchetti nei fine settimana fino alla metà di maggio 2013.
Antonella Franchini
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COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI
Siete tutti invitati a partecipare alla prossima seduta della Commissione Affari Istituzionali
che si riunirà
GIOVEDI’ 7 Marzo 2013 ore 18.30
Come potete leggere da qui:
http://
…
Verrà trattato all’ordine del giorno la proposta del comitato QUORUM ZERO, che abbiamo sostenuto, per l’eliminazione del quorum dai referendum comunali.
PARTECIPATE NUMEROSI!
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link ad info precedenti:
http://www.castelfranco5stelle.it/2012/11/09/quorum-zero-e-piu-democrazia/
MOVIMENTO 5 STELLE E COMITATO QUORUM ZERO PER LA DEMOCRAZIA DIRETTA A CASTELFRANCO
COMUNICATO STAMPA
Tra i principi della democrazia diretta è prevista la possibilità di portare all’approvazione della cittadinanza proposte referendarie senza vincolo di quorum degli aventi diritto al voto.
A Castelfranco i cittadini del Movimento 5 stelle ha promosso la costituzione del Comitato Quorum Zero Castelfranco Emilia , finalizzato alla presentazione della proposta relativa alla modifica del regolamento comunale per l’eliminazione del quorum del 50% + 1 dai referendum consultivi.
Ora la proposta è stata dichiarata ammissibile dal comitato dei garanti per i referendum.
Non appena il consiglio comunale delibererà in merito, partirà la raccolta firme necessaria al raggiungimento del numero di 2000 sostenitori firmatari per indire il referendum.
Sarà nostra cura tenere informata la cittadinanza sulle modalità di svolgimento.
Movimento 5 stelle Castelfranco Emilia e Comitato Quorum Zero Castelfranco Emilia
Vecchi arredi terremotati
Comunicato stampa
I cittadini del Movimento 5 stelle di Castelfranco comunicano la loro totale contrarietà all’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale conclusasi di fatto con una donazione a favore della ns. comunità in quanto “terremotata”.
Riteniamo immorale approfittare per l’ennesima occasione dello status di “terremotati” a discapito dei comuni realmente colpiti ed addirittura sottolineandone il valore morale e civico.
Senza nulla togliere al Comitato di quartiere Branzolino che ha generosamente provveduto ad inoltrare ad un comitato genitori la donazione frutto di una raccolta fondi, ci domandiamo anche come mai lo si è saputo solo da un articolo apparso su di un quotidiano romagnolo ed in secondo luogo che senso possa avere la dichiarazione apparsa online su una testata locale che recita così:
– Sapevamo che non era di vitale importanza acquistare banchi e sedie ma abbiamo ritenuto giusto farlo dopo la “promessa” che questi provengano da aziende limitrofe o direttamente interessate dal terremoto (tempi dei verbi utilizzati a parte ….)
Ma il sindaco che viene ritratto nella foto di gruppo non si è un po’ vergognato di far passare la sostituzione di vecchi arredi per la ricostruzione post-terremoto ?
Auspichiamo di si … dato che qui quell’articolo non è passato… ma, ormai, una più una meno, cosa volete che cambi ?
Ci chiediamo se non sia il caso di emettere un assegno dello stesso importo indebitamente ricevuto ed inviarlo ai veri terremotati.
Movimento 5 stelle Castelfranco Emilia
Quorum zero e più democrazia
Dal 02/04/2012 al 17/07/2012 nel Comune di Castelfranco Emilia, presso l’ufficio “protocollo” del Municipio – Piazza della Vittoria n. 8, i residenti potranno recarsi per sottoscrivere l’Iniziativa nei seguenti orari:
dal lunedi al sabato dalle 8:30 alle 12:30
giovedì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:00;
(primo piano, dopo il banco informazioni, seconda porta a destra)
A Castelfranco parte la raccolta firme per “Quorum zero”
Iniziativa denominata “Quorum zero e più democrazia” per presentare una proposta di Legge Popolare, depositata dall’omonimo comitato (composto dai 4 portavoce: Paolo Michelotto, Dario Rinco, Gianni Ceri e Enrico Pistelli).
La campagna di raccolta firme necessarie per la presentazione della proposta di legge (50.000), prende così il via anche a Castelfranco come in altre città d’Italia e terminerà a luglio.
Scopo dell’iniziativa è la presentazione alle Camere di una proposta di legge volta ad abolire il quorum del 50%+ 1 attualmente necessario per la validità dei referendum.
In tal modo quando in futuro venissero presentati nuovi referendum popolari, con risultato favorevole o meno, qualora la legge venisse discussa e approvata dalle Camere, l’esito dei referendum stessi, sarebbe comunque valido indipendentemente dal numero dei votanti.
Questo costituirebbe un importantissimo strumento di democrazia diretta che avvicinerebbe il nostro paese al modello svizzero.
Per informazioni maggiori:
http://www.quorumzeropiudemocrazia.it/
L’iniziativa è naturalmente aperta all’adesione di altri attori della società civile, comitati, associazioni che volessero partecipare alla promozione della campagna ed a tutti i cittadini che volessero contribuire, indipendentemente dal contesto politico di appartenenza.
Per info scrivere a antofranchini@hotmail.com
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Nasce il Comitato “QUORUM ZERO CASTELFRANCO EMILIA”
Si e’ costituito il 05/11/12 a Castelfranco Emilia il comitato “QUORUM ZERO CASTELFRANCO EMILIA” a sostegno del Referendum consultivo a favore della modifica del regolamento Comunale cittadino per i Referendum consultivi ”, sostituendo quanto indicato all’art.. 53 COMMA 2a .con la seguente dicitura:
“Alla verifica del numero totale di cittadini che hanno partecipato al voto la proposta soggetta al referendum è approvata se ha ottenuto la maggioranza dei voti validamente espressi”.
Il Comitato è costituito da persone al di fuori di ogni rappresentanza eletta, partito, movimento politico e/o lista civica presente, per sensibilizzare i cittadini ignari e le amministrazioni inadempienti, riguardo alla Democrazia Diretta, forma complementare e indispensabile della Democrazia Rappresentativa, per ottenere la vera Democrazia (sovranità popolare) come stabilità dall’art. 1 della Costituzione italiana (legge fondamentale dello Stato Italiano- art. XVIII disp. trans. e finali):
La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)… che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.
Il Comitato fa appello a tutti per partecipare attivamente a questa battaglia di valore generale a difesa della democrazia, della libertà e dei diritti dei cittadini.
Antonella Franchini –Comitato Quorum Zero Castelfranco Emilia
Manette in Comune
Come cittadini siamo veramente indignati dal perdurante silenzio della giunta comunale locale, sui fatti accaduti; tutto questo è davvero inaccettabile.
Le inchieste giudiziarie sugli appalti truccati del ns. Comune hanno chiamato in causa infatti dirigenti dell’amministrazione.
Eppure ciò non ha determinato nessun dibattito sulle eventuali responsabilità politiche di quest’ ultima.
Anzi, si è preferito far finta di niente, aspettando apaticamente l’esito delle indagini della magistratura, come se questo fosse un tabù.
Un governo cittadino eletto sotto tutela di un nome prestigioso, con promesse elettorali mai eseguite e mai all’altezza delle sfide che ci attendono.
Da anni promesse e proclami ma fatti ZERO.
URLIAMO BASTA! ANDATEVENE!
In risposta ad una politica locale che appare “muta” e incapace di discutere di questi temi che invece sono primari e scottanti, il Movimento 5 stelle chiede e pretende delle risposte esaustive e immediate da chi ricopre ruoli apicali ed è tirato in ballo per fatti inquinanati da Lucia Musti, procuratore aggiunto e dalla Questura di Modena.
Siamo convinti che questo sia stato solo l’inizio e che ci verranno riservate tante altre soprese.
Ci schieriamo convintamente a fianco della magistratura, contro l’illegalità e per la tutela dei cittadini e della democrazia.
Non resteremo in silenzio aspettando che accada l’irreparabile, quando sarà facile fingersi sdegnati e all’oscuro dei fatti.
Apriamo gli occhi ora.
Non lasciamo ulteriormente depredare il nostro territorio nell’indifferenza generale. Ribelliamoci al malaffare e liberiamo la nostra terra.
Basta con i soli opuscoli, le rotonde, le feste, l’immagine. Ci vogliono cose concrete, come i tetti per le scuole, l’Ospedale e servizi efficienti.
Movimento 5 stelle.
Clicca qui per l’articolo del Resto del Carlino
Clicca qui per l’articolo di Modena today