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2014
CAVE: Il Movimento 5 stelle Castelfranco dice NO alle lacrime di coccodrillo
Le dichiarazioni delle associazioni ANCE MODENA ( associazione nazionale costruttori edili) e ANIEM ( associazione nazionale imprese edili) a difesa di cavatori e cave sono inaccettabili.
Questo è quello che dicono le due associazioni:”Il Comune di Castelfranco ha redatto e imposto, unilateralmente, un accordo, o meglio un “non accordo”, che prevede a carico delle imprese oneri compensativi troppo elevati e non compatibili con l’attuale situazione economica del settore e delle relative imprese”. “Oltre a incassare gli oneri previsti dalla legge regionale (recentemente incrementati del 20%), occorre che Castelfranco riduca i gravosi oneri compensativi e soprattutto le opere correlate richiesti, rendendoli sostenibili per le imprese”..
Quindi e’ giusto che l’ amministrazione comunale di Castelfranco, si chiede il MoVimento, dia il via ai cavatori, regalandogli il nostro territorio, deturpando aree agricole, guadagnando in cambio promesse di rotonde e falde inquinate?
MA STIAMO IMPAZZENDO? In Emilia Romagna i canoni di concessione versati dalle aziende specializzate nell’estrazione di ghiaia alla Regione oscillavano tra i 46 centesimi e i 57 centesimi al metro cubo; ora la giunta Emiliana-Romagnola ha autorizzato un aumento del canone che passerà da 0,57 a ben 0,70 euro al metro cubo con effetto dal 2014: questo francamente sa di burla ! Addirittura per le concessioni precedenti si procederà ad un’applicazione progressiva dell’aggiornamento delle tariffe tra il 2014 e il 2016; in questi casi oltre al canone già in vigore dovrà essere corrisposta una maggiorazione pari ogni anno ad un terzo della quota d’aumento, fino al raggiungimento della nuova tariffa.
Tariffe tra l’altro che erano invariate dal lontano 1992!
Basti pensare che, secondo una ricerca di Legambiente del 2011, in Italia l’estrazione della ghiaia è un business a nove zeri. Se ogni anno alle regioni arrivano in tutto circa 36 milioni di euro dagli oneri di cava, le ditte guadagnano dalla vendita del materiale estratto (che serve per produrre cemento e calcestruzzo, ingredienti base per costruire case e strade) quasi trenta volte tanto, ossia 1 miliardo e 115 milioni di euro. In questo contesto, l’Emilia Romagna, con le sue 296 cave attive, è la prima regione per quantità di argilla estratta: più di 1,2 milioni di metri cubi, su un totale di 8,4 milioni.
Ma il colmo è che sarebbero addirittura i cavatori a preventivare ed a eseguire i lavori di ripristino e le opere urbanistiche, spesso di sola utilità viaria per i cavatori stessi, con il rischio di capitolati gonfiati a discapito di noi cittadini.
A tal proposito Andrea Defranceschi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, aggiunge “Forse c’è il timore di andare a danneggiare gli interessi di alcune aziende, che anni fa hanno finanziato l’ascesa politica di alcuni esponenti del Pd in Regione”. Il riferimento è alla ditta Frantoio Fondovalle di Modena. Nel 2000, secondo De Franceschi, l’azienda modenese contribuì alla campagna elettorale dell’attuale assessore alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. “Dopo aver fatto il piano delle attività estrattive, quando lavorava alla Provincia di Modena, si è visto finanziare la campagna elettorale per entrare in Regione” e ora, guarda caso è neo candidato a Sindaco di Modena.
Noi del MoVimento 5 stelle siamo per la salvaguardia dell’ambiente, pensando al territorio che lasceremo in eredità ai nostri figli. Abbiamo l’obbligo di tutelare un paesaggio agricolo tra i più fertili d’Italia, spesso anche zona di ricarica delle falde acquifere, soprattutto alla luce della difficile situazione socio economica in cui versa il paese e che ha causato la stagnazione del mercato degli immobili e quindi la richiesta di materiali edili , come la ghiaia, non più necessari.
STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO!
MOVIMENTO 5 STELLE – CASTELFRANCO EMILIA.
NO AL NUOVO POC – LA GRANDE FOLLIA
LA GRANDE FOLLIA
Dopo “ La Grande Abbuffata “, “ La Grande Bellezza “ ora va in scena a Castelfranco Emilia “ La Grande Follia “ !
Parliamo ovviamente del centro commerciale Le Magnolie di Coop Estense e del faraonico progetto di ampliamento strutturale con conseguente, inutile, cementificazione.
Il 5/2/2010 la Coop Estense e la Parrocchia di Santa Maria Assunta hanno presentato un P.U.A. (Piano Urbanistico Attuativo) di iniziativa privata poi integrato in data 6.7.2010 .
In poche parole: il raddoppio (quasi) della struttura commerciale esistente, sparisce il tanto amato campo della Virtus e si può felicemente (si fa per dire) dire addio alla spesa nel negozio sotto i portici, ai tuoi amici negozianti e alla storia di un paese di confine.
Nel piano sono previsti altri 1.640 metri quadri di superficie commerciale, oltre all’impegno di realizzare un parcheggio multipiano fuori terra e una passerella ciclo-pedonale sul canale Muzza.
Secondo i pareri di Provincia e di Arpa, a suo tempo, non ci furono motivi per negare l’autorizzazione all’ampliamento commerciale.
Noi del Movimento 5 Stelle siamo contrari a questo scempio e soprattutto contrari ad una amministrazione che prende in giro i cittadini, le associazioni del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura agevolando la grande distribuzione e di partito. L’amministrazione comunale non ha per niente considerato i dati del 2012, quando Confesercenti rese noto della chiusura di ben 20 esercizi del piccolo commercio nel centro storico a causa della crisi economica e del seguente calo dei consumi e, aggiungiamo noi, dell’incapacità della macchina comunale per effettuare una programmazione di sviluppo, commercio e lavoro. La liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura (Domenica e festivi ) poi è stata unicamente a favore della grande distribuzione. Speravamo che la crisi di questi ultimi anni e le saracinesche con le vetrine chiuse della galleria avessero scoraggiato i vertici di Coop Estense, ma a quanto pare non è cosi’. Pochi giorni fa la Provincia acconsente alla realizzazione del progetto ed è dunque il penultimo passo per il via definitivo all’ampiamento. La delibera passerà ora in consiglio, dove la giunta comunale e il nostro amato Sindaco potrebbero FERMARE il MEGA – PROGETTO, a causa delle condizioni in questi anni di crisi notevolmente cambiate, potrebbero RINEGOZIARE i criteri per l’approvazione delPoc (piano operativo comunale). Il Sindaco Reggianini potrebbe cambiare marcia in vista della fine del proprio mandato e cambiare finalmente lo squallido sistema di aiutare sempre gli amici degli amici….. ma siamo convinti che tra il potere e il volere ci sia un enorme differenza.
I cittadini di Castelfranco sono il sangue che alimenta il cuore pulsante di una Amministrazione che dovrebbe battere forte come quello di centinaia di ragazzi che giocano e hanno giocato nel nostro campetto della Virtus e a loro bisognerebbe pensare, non alle alleanze tra poteri.
Il Movimento 5 Stelle Castelfranco Emilia in questi giorni sta lavorando alla organizzazione di molti eventi, tra cui la PRESENTAZIONE DELLA LISTA PER LE AMMINISTATIVE DI MAGGIO 2014 (29 marzo), , già da oggi, si attiverà con tutti i mezzi a sua disposizione, promuovendo, prima di tutto, una petizione con raccolta firme per FERMARE LA GIUNTA e dire NO all’approvazione del nuovoPOC.
MOVIMENTO 5 STELLE – Castelfranco Emilia , li19/03/2014
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UNIONE A SEI COMUNI…..UNA COSA SERIA!!!
Il Movimento 5 stelle Castelfranco Emilia vorrebbe approfittare di quanto annunciato dall’amministrazione comunale per fare alcune considerazioni.
Leggiamo : In prospettiva di un diverso ruolo dei comuni e del superamento delle province, il 16 gennaio 2014 è stato avviato un percorso per il riordino dei sei seguenti enti locali condiviso da Sindaci, associazioni economiche e sociali (L.R. 16/01/12): San Cesario, Castelfranco Emilia, Nonantola, Bomporto, Bastiglia e Ravarino.
Pensiamo che sia arrivato il momento di rinegoziarne le condizioni per far valere il peso della nostra città: in questi anni Sindaco e amministrazione si sono addormentati sugli allori nonostante detengano il potere decisionale per preservare territorio e cittadinanza.
L’esempio più eclatante è senz’altro l’Ospedale di competenza di tutto il distretto: come si può contare su una struttura che dai 200 posti letto degli anni 80 è passata a 35 per tutto il distretto? E’ inoltre necessario riaprire il pronto soccorso, oggi degradato a punto di primo intervento solo diurno; ci auguriamo che, per lo meno nell’immediato, venga messa in pratica la promessa di reintrodurre il medico notturno in affiancamento al 118 per offrire al territorio la continuità assistenziale! Certo, siamo orgogliosi del “nuovo” centro prelievi e della nuova offerta di esami endoscopici, ma non capiamo però a cosa serviranno questi investimenti, dal momento che il PAL Regionale, con la complicità delle varie Amministrazioni Comunali passate e presenti ha decretato la definitiva chiusura dell’Ospedale.
E la tenenza? I Carabinieri gia’ poco presenti sul territorio del nostro Paese saranno sparpagliati in un territorio con utenze raddoppiate da 35000 c.a a 70000 c.a.
L’obiettivo della sinergia dei 6 comuni uniti dovrebbe inoltre concretizzarsi nei tanto sbandierati miglioramenti dei servizi, della gestione del personale, della Polizia Municipale, del welfare, dei servizi per le imprese, ecc. ecc. ecc.
Ma di cosa stiamo parlando?
L’amministrazione ha dichiarato piu’ volte di non avere fondi disponibili!
MANCANZA DI FONDI per i lavori per la casa della salute, tanto sponsorizzata dall’attuale Amministrazione; sempre per mancanza di fondi si è svenduto il territorio: parliamo di CAVE e di IMPIANTI FOTOVOLTAICI disastri ambientali fatti passare come una opportunità vantaggiosa per noi cittadini ma in realtà a guadagnarci nel primo caso sono la FRANTOIO FONDOVALLE DI MODENA e nel secondo ne beneficeranno i Comuni della Bassa; ancora per MANCANZA DI FONDI non si sono ristrutturate le nostre case popolari! Hanno tanto a cuore la riqualificazione del centro storico da essere i maggiori artefici del suo degrado!
UN’AMMINISTRAZIONE INCONSISTENTE E PRIVA DI UNA PROGRAMMAZIONE AVANTI COI TEMPI.
Il Movimento 5 Stelle Castelfranco Emilia è stato ufficialmente certificato e a breve presenterà LISTA e PROGRAMMA , un programma trasparente e partecipato, in collaborazione coi cittadini.
Un’amministrazione seria deve accogliere le esigenze del proprio paese, valutarne le soluzioni e solo in quel momento puo’ esporsi proponendo soluzioni sagge e realizzabili!
Non ci presenteremo nel periodo elettorale con false promesse per acquisire il maggior numero di consensi possibili. Le precedenti Amministrazioni hanno usato questo metodo per anni , ma ora la gente e’ stanca di essere presa in giro, vuole VERITA’, SERIETA’ e FATTI CONCRETI.
CENTRO STORICO A 5 STELLE
La Via Emilia, punto cruciale, un indotto per i commercianti ormai stretti da una morsa fiscale che non lascerà loro scampo.
Abbiamo diverse idee a riguardo.
In questi anni, tramite l’associazione Centro Vivo si è cercato di dare una scossa a questo nostro paese stanco,ma gli eventi organizzati, sono sempre poco pubblicizzati e sostenuti dall’amministrazione anch’essa stanca, non connessa alla necessita’ di intervenire per cambiare qualcosa in un centro ormai spento. In un articolo sui fatti nostri datato luglio 2013 , un nostro concittadino Luca Prandini, Presidente di Confcommercio per la zona di Castelfranco Emilia, descrive il paradosso di vantarci di un centro storico invidiabile che eprimerebbe il centro commerciale naturale che tutti vorrebbero avere. Godiamo di una invidiabile posizione geografica, in terra di motori, di tortellini, lambrusco, aceto balsamico e grana basterebbe fare rete tra i vari Comuni e le varie case auto-moto per stringersi in un autentico progetto di promozione del territorio. Il centro storico trascurato e l’arredo urbano scadente non invita a trattenersi e senza una valida offerta commerciale, non c’è patrimonio artistico – culturale che tenga . Noi M5S siamo per il cambiamento e finalmente forse qualcosa cè….. un progetto che sta’ nascendo proprio in questi giorni in una possibile unione a sei Comuni: San Cesario, Castelfranco Emilia, Nonantola, Bomporto, Bastiglia e Ravarino. Il percorso avviato un anno fa (L.R. 21 del 2012).
Con riferimento al riordino Istituzionale e in prospettiva di un diverso ruolo e del superamento delle Province, questo progetto è stato presentato il 16 gennaio dallo studio definito, Anci Regionale, a tutti i Sindaci, Associazioni Economiche e Sociali uniti insieme a Modena per intraprendere un’ area intercomunale metropolitana.
Noi del Movimento 5 Stelle siamo in sintonia con le parole del Presidente e pensiamo che per la Via Emilia e il Centro Storico sia arrivato il momento di cambiare vestito!
Prioritario il cambio dell’ illuminazione del centro storico sostituendo l’attuale “fonte di illuminazione cimiteriale” con luci led ad hoc (risparmio + guadagno in decoro) Chiediamo a gran voce la pedonalizzazione permanente della zona fronte Chiesa Santa Maria, via della Vittoria, ed estesa a tutta Piazza Garibaldi , via Ripa Inferiore completamente, mentre via Dondi, fino alla sede della Polizia Municipale. L’ ingresso al parcheggio davanti al Comune avverrebbe tramite via Circondaria Nord , mentre per quello di Piazza Bergamini l’accesso sarebbe da via Garagnani.
Innanzitutto proponiamo nelle serate dei mesi estivi (Giugno, Luglio, Agosto e Settembre, come succede già per la Festa di San Nicola e la Sagra del Tortellino) la chiusura della Via Emilia dalle ore 19.30 alle 24.00.
Tutto questo potrebbe essere fattibile nei fine settimana, con libera adesione degli esercenti e senza obbligo di apertura. Quanti di noi, si sono sentiti piu’ liberi nelle poche e sporadiche chiusure delle via Emilia, ascoltando bella musica, avendo il bambino a vista, in sicurezza, mentre mangia lo zucchero filato facendo una “vasca” chiacchierando con gli amici , tra mostre, offerte dei negozi e varie attrazioni ?
Cosa stiamo ancora aspettando?
Non pensiamo ad un Viale Ceccarini (Riccione), guardiamo realta’ piu’ simili alla nostra, come Spilamberto, Vignola, Castelvetro ecc.. il centro quasi totalmente pedonale, risulta piu’ animato, piu’ vivo!
I problemi che si pongono per la realizzazione di cio’ sono molteplici ma risolvibili. Uno dei pretesti sembra che sia la Polizia Municipale … che arriccia il naso perche’ dovrebbe istituire turni straordinari per vigilare la chiusura e la sicurezza ma se è per questo si potrebbe ovviare coinvolgendo volontari formati a vari compiti (chiusura Via Emilia, viabilita’,parcheggi ecc..); non scordiamoci poi dei nostri bravi cittadini, agenti di protezione civile, volontari croce blu, volontari attraversamenti pedonali davanti le scuole…se si vuole si puo’ fare!
Ci chiediamo quindi se non sia invece il solito scaribarile preso a preteso da chi non vuole cambiare nulla …
Altro problema e’ che, i commercianti stanchi ormai della giornata muffa e priva di passaggio, non vedono l’ora di infilarsi le pantofole … mentre avendo piu’ elasticita’ … è questo il momento di cambiare vestito , con i bar che possono dare il meglio di se’ con tavolini e musica , i negozianti a rotazione potrebbero organizzare sfilate, nuove collezioni, sconti collettivi, assaggi gastronomici, giochi e gonfiabili per bambini ecc…In tutto questo naturalmente, l’amministrazione dovrebbe tendere una mano ai commercianti, chiedendo un minimo per l’occupazione del suolo pubblico visto che potrebbe integrare instituendo parcheggi serali gestiti a pagamento , magari lontani dal centro e raggiungibili con servizio di trenino ecologico. Si potrebbe inoltre dare spazio a punti informativi del comune e delle varie associazioni creando spazi culturali dedicati alle varie etnie presenti sul territorio. Non scordiamo il “gemellaggio con Marktredwitz” ridotto in una breve apparizione durante la sagra del tortellino, mentre noi pensiamo in una vera occasione di scambio, culturale, artistico, sociale, creando un Erasmus paesano di interscambio tra Europei, con possibilità di pacchetti viaggio mirati sul territorio.
Altra questione il mercato bisettimanale attualmente per 2 giorni occupa la via Emilia e alcuni cittadini lamentano problematiche riguardo la viabilità e al mancato via e vai, si potrebbe per esempio 1 giorno delocalizzarlo e valorizzare cosi’ altri quartieri, per esempio: nel piazzale al “venturina 2”, nel parcheggio a fianco al cimitero vecchio, in quello dello stadio o area zona cupole o ancora nel campetto alla mezzaluna. Parlando di valorizzare le frazioni e altri quartieri si potrebbero dare spazio a mercatini rionali sul riciclo, hobbystici, filiera corta, vintage ecc.ecc. Le cure e le soluzioni ci sono per risollevare il morale e gli affari, tutto questo potrebbe essere un progetto utopistico, irraggiungibile ma siamo noi i primi a dire che in questa povera Italia, la Solidarieta’,l’Unione e la Civilta’ ci obbligano a responsabilita’ che vanno ben oltre la cura del proprio giardino di casa.
Volere è potere !