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Colpo al campo fotovoltaico !
Considerazioni raccolte sui blog:
La realizzazione dei tre impianti fotovoltaici è la più grande opera mai realizzata dal Comune di Castelfranco Emilia. Dovrebbe garantire entrate supplementari per sopperire alla crisi aggravata dal famoso “patto di stabilità”.
A marzo, sul “giornalino del Comune” si annunciava l’avvio degli impianti, in realtà allacciati solo successivamente (forse a luglio) ma certamente non ancora collaudati ad oggi (forse entro la prossima primavera dicono). Ovviamente anche a Castelfranco, l’ inaugurazione in “pompa Magna” è stata solo un operazione di facciata fine a se stessa ma la verità è che le date di partenza ufficiali sono state ad oggi ben 4 dal 2010… fa parte di una serie di atti indecenti che una responsabile amministrazione della cosa pubblica dovrebbe evitare !!!
Ad oggi le spese sono di gran lunga superiori alle entrate e se si è riusciti a “sbloccare” fondi per investimenti è solo perché abbiamo ancora iniziato a pagare le rate del leasing la cui decorrenza è subordinata al famoso collaudo a divenire….
Scoop:
Risale a qualche giorno fa la notizia di un furto avvenuto nella notte tra il 21 e 22 novembre scorsi di circa 80 pannelli nel campo di Via Isonzo ( circa 100 mq) ; si è appreso del furto solo dagli organi di stampa; ci si chiede il perché di tale silenzio….
Chiarisce in parte, successivamente il Sindaco (chiarisce ??) che comunica che i pannelli sono stati immediatamente recuperati…(infatti i ladri si sono “infossati” nel darsi alla fuga dal campo agricolo e sono poi dovuti scappare a piedi abbandonando la refurtiva…. pressati da carabinieri e vigilanza).
Dubbi:
Se i pannelli fotovoltaici devono essere rimontati vuol dire che prima erano stati smontati e quindi il furto (ex art. 624 del Codice Penale) c’è stato e non si tratta di un tentativo.
Se gli impianti fotovoltaici sono ancora in carico alla ditta esecutrice perché non collaudati, ma allora producono o no ( previsti 361.000 euro di entrate per il 2011 ci sono stati) ?
Chi guadagna dalla vendita dell’eventuale energia prodotta? Ma perché in consiglio comunale non è stata data risposta (con un monosillabo) ad una semplice domanda? (l’Assessore Sabattini non ha fornito risposta)
Chi ci rimette dalla perdita dell’energia non prodotta in questo periodo ?
Ma quando potremo avere l’onore di trovare un’amministrazione che ci informi di tutto questo ?
Finale:
Dopo tutti i tagli e i rincari che vengono quotidianamente propinati ai cittadini , il minimo che gli stessi si aspettano di ricevere è la conoscenza delle problematiche che, ancora una volta li riguarda e li riguarderà almeno per i prossimi venti/trent’anni… a giudicare dal costo previsto … sempre che non arrivi una ulteriore banda, meglio organizzata (e probabilmente non è così difficile ) che asporti agevolmente tutti i pannelli ( installati, a nostro avviso anche scriteriatamente, ad altezza d’uomo).
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Aggiornamento del 31/12/2011
Stop ai pannelli sui terreni agricoli
Il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, è stato categorico. «Sulle energie rinnovabili in agricoltura – ha detto – serve una immediata inversione di tendenza, distinguendo tra le iniziative buone e quelle che non lo sono». E nel mirino è finito il fotovoltaico .
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Triplo schiaffo al nucleare in regione
Triplo schiaffo della Regione Emilia Romagna a chi vuole il nucleare o scorie nucleari sul suolo emiliano romagnolo. Il Consiglio Regionale ha approvato una risoluzione con i voti del Movimento 5 Stelle che ha ritirato il suo documento depositato il 16 giugno scorso (quello di maggioranza era stato depositato lo scorso 7 ottobre), facendolo confluire in quello unitario del fronte anti-nucleare. Sono stati approvati due nostri emendamenti al documento presentato dalla maggioranza. Gli emendamenti migliorativi anti-nucleare hanno eliminato dalla risoluzione presentata da Pd-Sel-Prc il riferimento al “nucleare di quarta generazione” che in realtà non esiste ed è una chimera. Inoltre è passata la nostra proposta di finanziare solo la ricerca per “efficienza e risparmio energetico, fonti rinnovabili ed alternative a quelle nucleari e fossili”. Sconfitta su tutta la linea quindi la lobby nuclearista presente anche nel PD.
Dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna con il contributo decisivo del Movimento 5 Stelle è quindi arrivato un triplo schiaffo ai fautori, Pdl e Lega Nord del ritorno al nucleare ed allo smaltimento di scorie. Se Lega e Pdl pensano di posizionare qui scorie e riaprire Caorso, o di costruire una centrale a pochi chilometri dalle sponde del Po nel territorio reggiano, sappiano che l’Emilia Romagna ha detto “NO” e si attiverà in ogni modo per contrastare questa follia.
Con questo voto il Movimento 5 Stelle ha dimostrato, una volta di piu’, di andare oltre alle ideologie partitiche e le “bandierine” , guardando alla sostanza delle proposte, per il bene dei cittadini emiliani e romagnoli.
Referendum
Con il ns. coinvolgimento personale si è potuto assistere alla nascita del Coordinamento castelfranchese per i referendum.
“A fronte del “silenzio” con cui i media avevano trattato il tema referendario, in data 31/03/2011 anche a Castelfranco Emilia un gruppo di temerari volontari ha costituito il Coordinamento promotore dei Referendum aperto a tutte le associazioni, alle organizzazioni sociali e ai cittadini della nostra città che intendono appoggiare quindi la campagna referendaria. Lo schieramento, unitario e trasversale, sta profondendo ogni sforzo per coinvolgere il numero maggiore possibile di persone e per promuovere nella cittadinanza condivisione degli obiettivi che si vogliono raggiungere con i referendum, primo fra tutti il raggiungimento del quorum.
Il Coordinamento agisce in modo autonomo da partiti e sigle politiche con i quali però intrattiene le necessarie relazioni per il successo dell’iniziativa referendaria.
Obiettivo del Coordinamento è stato l’organizzazione territoriale di una vasta gamma di iniziative di mobilitazione e di informazione, che possano contribuire ad un corretto svolgimento
del dibattito pubblico che favorisca quindi una scelta consapevole e informata da parte dei cittadini.
Ha quindi poi definito un programma di iniziative sul territorio di Castelfranco.
Perché il referendum sia considerato valido dovrà aver votato almeno il 50% più uno degli elettori. In caso di vittoria del no o del non raggiungimento del quorum lo stesso referendum non potrà essere ripresentato per i prossimi 5 anni.
E’ una battaglia di civiltà. Nessuno si senta escluso! Si vota il 12 e 13 Giugno 2011.
Due SI’ per dire no alla privatizzazione dell’acqua pubblica, un SI’ contro il Nucleare, un SI’ contro il legittimo impedimento.
Acqua: fonte primaria di vita.
L’acqua è un bene comune e un diritto umano universale; un bene essenziale che appartiene a tutti; nessuno può appropriarsene e farne profitti; dobbiamo impedire che venga consegnata a privati e alle grandi multinazionali e che venga pagata in proporzione a quanti soldi le multinazionali possono investire nella loro “missione”, non è così che si valuta il valore dell’acqua.
Nucleare: di sicuro ci sono solo i rischi.
L’energia nucleare emette più CO2 rispetto alle rinnovabili e le centrali consumano moltissima acqua per il raffreddamento; una centrale nucleare produce inquinamento e scorie radioat
tive anche durante il normale funzionamento; tenuto conto delle esigenze di sicurezza, dello smaltimento delle scorie e della dismissione delle centrali a finevita, i costi del nucleare sono elevatissimi. Sostenuti dallo stato, ricadono sui cittadini che si ritrovano a farne i conti per almeno qualche centinaio di anni a venire; il nucleare è funzionale all’interesse di pochi grandi gruppi conomici, muove grandi capitali e crea pochi posti di lavoro al contrario di quello che invece si riscontra per le altri fonti energetiche alternative; il nostro paese è tristemente famoso per ritardi, aumenti smisurati dei costi di cantiere, appalti truccati, infiltrazioni mafiose; il nucleare è funzionale alla produzione di ordigni bellici; le centrali nucleari sono obiettivo sensibile in caso di guerra o attacchiterroristici; nel mondo la disponibilita’ di uranio è scarsa, assente in Italia; il nucleare non è indispensabile per il nostro fabbisogno energetico; l’Italia è un paese sismico e ad alta densità abitativa quindi in particolare per l’italia il nucleare è rischioso e non conviene; in caso di gravi incidentiil nucleare comporta il rischio di danni irreparabili alla salute delle persone (in misura maggiore in bambini e donne) e all’ambiente.
Legittimo impedimento: il Coordinamento referendario non si è occupato del quarto quesito in quanto ha ritenuto trattarsi di “materia esclusivamente politica”, approvando però in pieno la battaglia per i 4 SI’.
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Aggiornamento post referendum
E’ il momento dei festeggiamenti e dell’Unità d’Italia; tanto è già stato detto e capito ma soprattutto tantissimo ci sarà ancora da fare, quindi al momento mi limiterò ad estrapolare alcune significative manifestazioni dello stato d’animo dei cittadini italiani… prese dalla rete:
- Legittimo godimento.
- La tempesta perfetta.
- Batti-quorum.
- Una vittoria senza “se” e senza “SpA”.
- C’è chi dice SI.
- Grazie di quorum.
- Ignorateci adesso.
- Felici di aver dato i numeri.
- Quelli che sono rimasti al mare avevano capito che si votava “sull’acqua”….
- Gli Italiani hanno sempre avuto MOLTO coraggio…è solo che avevano paura di usarlo.
Ma la cosa più importante che vorrei far passare è lo slogan dei Comitati per l’acqua che in poche parole da l’idea di quanto davvero ognuno di noi può cambiare le cose :
Prima ti ignorano … poi ti deridono … poi ti combattono … poi vinci !
p.s. Curiosità: Avete notato dalle percentuali che in molteplici casi i cittadini hanno dimostrato più difficoltà ad accettare il “legittimo impedimento” che una centrale nucleare in casa ?
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Aggiornamento del 24 Giugno 2011
vedi: Ora ci DEVONO essere dei rincari ?
Fotovoltaico
A seguito dell’entrata in vigore del nuovo conto energia (decreto Ministero
Sviluppo Economico e Ministero Ambiente-G.U. 197 del 24/08/2010 – allegato
A) per la remunerazione dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e
della diminuzione della tariffa pagata dal GSE, che va ad incidere soprattutto
sui pannelli che non sono sulle coperture delle strutture edili (infatti ora
la discriminante è “pannello a terra” anziché “pannello sui tetti”),
dopo aver preso atto dell’intenzione dell’amministrazione di coinvolgere
l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo ed implementazione del piano di
azione per l’energia sostenibile (come da “approfondimento” sull’incontro del
18/11/2010 edito sul sito del Comune stesso – allegato y ),
dopo aver constatato che l’ auspicato coinvolgimento riguarderà solo la
parte spicciola della discussione in quanto il bando escludeva di per se già
tutte le piccole/medie imprese del nostro territorio,
i cittadini del Movimento 5 stelle chiedono, in subordine ad ogni altra
istanza , alle autorità competenti in materia di modificare gli impianti
fotovoltaici originariamente progettati per Castelfranco Emilia (oggi già
superato in tecnologia e costi) in quanto non adeguato al miglior risparmio
tariffario ottenibile.
Ricordiamo che gli impianti da realizzarsi sono addirittura ostativi per
ogni tipo di coltivazione in quanto la base degli stessi si troverebbe a poco
più di un metro da terra (allegato B); quanto sopra a favore di impianti su
supporti di altezza minima di mt. 2 (come da decreto precedentemente indicato)
che permetterebbero l’utilizzo del terreno sottostante. ( A Carpi per esempio,
la modifica è già stata approvata il 15/10/2010 e per esempio a San Possidonio
in un campo del genere già si coltiva il sorgo).
Si domandano altresì come mai, se il Comune di Castelfranco ha addirittura
intenzione di richiedere lo stato della condizione di “ente
strutturalmente deficitario” dell’ente stesso e delle due istituzioni comunali
creato all’uopo ma evidentemente non funzionali (servizi sociali e servizi
educativi e scolastici) come da “informazione sul comune di Castelfranco
Emilia” (allegato x) reperibile sul sito web, l’amministrazione si ostini a
proseguire negli errori commessi senza ritornare sui suoi passi ma continuando
a voler spendere denaro in impianti e strutture che impegnano economicamente
tutta la cittadinanza che non ha mai potuto esprimersi diversamente in merito.
Ci si augura che davvero il Sindaco voglia far partecipare la cittadinanza
o quantomeno sia il miglior sindaco che lui stesso vorrebbe auspicare per i
suoi figli.
Movimento 5 Stelle Castelfranco Emilia
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Aggiornamento del 13 Gennaio 2011
le_briciole_degli_incentivi_…[1]